ALTERAZIONI DELLA SUPERFICIE OCULARE 

La superficie oculare è definita come una Unità anatomico-funzionale in cui Ghiandole, Nervi, Congiuntiva, Cornea, Palpebre e Film lacrimale sono strutture anatomicamente e funzionalmente interconnesse in equilibrio omeostatico dinamico.

Molte condizioni patologiche tra cui infezioni, infiammazionin (MGD e Blefariti) , Occhio secco etc possono colpire uno o più dei suoi distretti e causare quindi la perdita di omeostasi dell’intero sistema superficie oculare.

La causa più frequente di alterazione della superficie oculare è rappresentata dalla sindrome dell’occhio secco o Dry Eye Disease (DED).

Il Dry Eye Workshop 2 (DEWS2) del 2017, ha sancito una nuova definizione per il Dry Eye Disease (DED):

“L’occhio secco è una malattia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata da una perdita di omeostasi del film lacrimale e accompagnata da sintomi oculari, in cui l’instabilità e l’iperosmolarità del film lacrimale, l’infiammazione e le lesioni della superficie oculare e le anomalie neurosensoriali svolgono ruoli eziologici”.

La "sindrome da occhio secco", è tra le condizioni patologiche più frequenti in oftalmologia: colpisce a tutte le età, con particolare incidenza negli adulti sopra i 50 anni (circa il 20% è affetto da tale disturbo).

È considerata una patologia emergente perché è legata all'aumento delle cause che più spesso ne determinano l'insorgenza: l'inquinamento atmosferico da polveri sottili, l'impiego sempre più massiccio dei supporti visivi, il diffondersi di alcune terapie e metodiche chirurgiche, direttamente correlate anche all'allungamento dell'aspettativa di vita.

La sintomatologia principale riportata dai pazienti annovera: discomfort oculare, sensazione di corpo estraneo, sensazione di sabbia nell’occhio, sensazione di puntura, bruciore.

Per indirizzare e risolvere la sintomatologia sono utilizzati sostituti lacrimali di vario tipo (colliri, idrogel, gel e unguenti oftalmici) che hanno funzione idratante e lubrificante e stabilizzante e che, nei casi di nuove molecole appena introdotte in oftalmologia (proteine della seta/inositolo/condroitin solfato), possono anche favorire la bio-rigenerazione della cornea e dei nervi corneali.

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